20710289 - LETTERATURA ARABA 2

L’insegnamento di Letteratura 2 (lingua extraeuropea) rientra nell’ambito delle attività formative di base delle “Lingue di studio e culture dei rispettivi paesi” del corso di laurea in Lingue e Mediazione Linguistico-Culturale, specificamente le attività volte a fornire conoscenze sui patrimoni culturali, specificamente letterari, relativi alla lingua straniera di studio, nonché a fornire strumenti per l’analisi critica dei testi letterari di varia tipologia.
Il corso mira ad approfondire: a) la conoscenza dei principali generi, autori e testi del contesto culturale oggetto di studio; b) lo sviluppo della capacità di analisi critica di testi letterari di varia tipologia.
Risultati di apprendimento attesi: gli studenti approfondiranno la loro conoscenza dei generi, autori e i testi più significativi del contesto culturale di studio e svilupperanno la capacità di analisi critica di testi letterari di varia tipologia.
scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso è un'introduzione alla storia della tradizione linguistica araba pensata per gli studenti del II anno del Corso di Laurea in Lingue e Mediazione linguistico-culturale (L-12).
Il corso è diviso in 3 sezioni: 1. Grammatica dell'arabo letterario (i verbi deboli e le principali strutture sintattiche dell'arabo letterario). 2. Storia della tradizione grammaticale araba: la biografia di Sībawayhi e le scuole di Bassora e Kufa nel II/VIII e III/IX sec. Fonti biografiche e dossografiche per la ricostruzione della storia della tradizione grammaticale araba. 3. Risālat Kitāb Sībawayhi: un'introduzione allo studio della lingua e alle scienze del linguaggio.
Gli studenti saranno introdotti ai principali dibattiti accademici relativi alla genesi e allo sviluppo del pensiero linguistico arabo, alle principali fonti per la ricostruzione della storia della tradizione grammaticale araba, alla reale consistenza delle varie scuole grammaticali e alle principali teorie elaborate dai grammatici arabi nel periodo che va dal II/VIII al V/XI sec.
Lo studio diretto di una serie di testi letterari che verranno letti, tradotti e commentati in classe dal docente (grammatici arabi medievali e fonti biografiche e storiografiche di epoca abbaside) servirà agli studenti sia per apprendere le principali strutture sintattiche dell'arabo classico, sia per maturare un approccio critico, ma consapevole, alle fonti letterarie nel contesto arabo-islamico.
Almeno un terzo delle lezioni (6-8) sono dedicate espressamente alla traduzione letteraria, con esercitazioni sull'uso dei Vocabolari dell'arabo classico e sulla pratica della vocalizzazione e traduzione dall'arabo all'italiano di testi letterari non noti.


Il corso è un'introduzione alla storia della lingua araba, alla grammatica storica dell'arabo e alla .



Lo studio diretto di una serie di testi in lingua araba (grammatici arabi medievali) che verranno distribuiti e commentati in classe dal docente servirà agli studenti sia per apprendere le principali strutture sintattiche dell'arabo classico sia per maturare un approccio critico, ma consapevole, alle fonti per la ricostruzione della storia della lingua e della tradizione linguistica araba.


Testi Adottati

Manuali

S. Auroux et al. (edd.), History of the language sciences: an international handbook on the evolution of the study of language from the beginnings to the present, Berlin, 2000, v. 1, pp. 245-272, 286-300 (cap. 37, 38, 39, 42).
Bohas - Guillaume - Kouloughli, The Arabic Linguistic Tradition, New York, 1990, pp. 1-99.
R. Villano, “Il tòpos delle città rivali: Bassora, Kufa e le origini della grammatica araba”, in Dialogoi. Studi comparatistici 4/2017, pp. 41/73.
R. Villano, “Musnad, Musnad ʾilayhi and Commentaries on the Kitāb of Sībawayhi: Transmission and Development of Grammatical Knowledge between 2nd/8th and 5th/11th Centuries”, The International Journal of Arabic Linguistics (IJAL) 6 (1&2)/2020, pp. 1-44.
R. Villano - G. Lancioni, "Arabic Grammar and Qurʾānic Scholarship in 2nd/8th Century’s Basra. A Comparative Analysis of the Qurʾānic Material Found in the Kitāb Sībawayhi and in al-ʾAḫfaš al-ʾAwsaṭ’s Maʿānī l-Qurʾān", in M. Sartori - F. Binaghi (edd.), Foundations of Arabic Linguistics V: Kitāb Sībawayhi, the Critical Theory, Leiden, Brill, pp. 52-96.


Grammatica

V. Rybalkin, s. v. ʿAmal, in EALL, v. 1, pp. 67-74.
K. Versteegh, s. v. ʾInna wa-ʾaxawātuhā, in EALL, v. 2, pp. 354-8.
A. Levin, s. v. Kāna wa ʾaxawātuhā, in EALL, v. 2, pp. 548-52.
Anghelescu, s.v. "Nawāsix", in EALL, v. 3, pp. 353-354.
K. Versteegh, s. v. ʾIsnād, in EALL, v. 2, pp. 434-7.
Dévényi, s.v. "Jazāʾ", in EALL, v. 2, pp. 477-481.

L. Veccia Vaglieri – M. Avino, Grammatica teorico-pratica della lingua araba, Roma, Istituto per l’Oriente C.A. Nallino, 2011 (e successive ristampe), vol I (parte I), pp. 192-271

Nota: Schede grammaticali riguardanti gli argomenti affrontati in classe verranno caricate dal docente sul canale Teams (Materiali del corso)


Testi arabi (letti e commentati in classe)


Bibliografia in francese (possibili alternative ai manuali in lingua inglese):

Fleisch, Traité de philologie arabe, Beirut 1961-79 (2 voll.), pp. 1-48
Carter, Les origines de la grammaire arabe, in "Revue des études islamiques" 1972, pp. 69-97.
Troupeau, La logique d'Ibn al-Muqaffaʿ et les origines de la grammaire arabe, in “Arabica” T. 28, Fasc. 2/3, Numéro Spécial Double: Études de Linguistique Arabe (Jun. - Sep., 1981), pp. 242-250
Auroux et al. (edd.), History of the language sciences : an international handbook on the evolution of the study of language from the beginnings to the present, Berlin, 2000, v. 1, pp. 273-286.
Versteegh - Koerner - Niederehe (edd.), The History of Linguistics in the Near East, pp. 31-48, 143-152.
Larcher, Où il est montré qu'en arabe classique la racine n'a pas de sens et qu'il n'y a pas de sens à dériver d'elle, Arabica T. 42, Fasc. 3 (Nov., 1995), pp. 291-314.


Bibliografia di riferimento
(I seguenti testi verranno introdotti e commentati in classe dal docente: non sarà necessario conoscerli per sostenere l'esame, ma un'idea, anche vaga, del loro contenuto aiuterà lo studente a inquadrare meglio le tematiche del corso)

Baalbaki, The Arabic Lexicographical Tradition from the 2nd/8th to the 12th/18th Century, Leiden, 2014.
Id., Grammarians and Grammatical theory in the Medieval Arabic Tradition, Aldershot (Ashgate Variorum), 2004.
Carter, Les origines de la grammaire arabe, in "Revue des études islamiques" 1972, pp. 69-97.
Id., Arabic Lexicography, in Young (et al.), Religion, Learning and Science in the ʿAbbasid Period, Cambridge (The Cambridge History of Arabic Literature), 1990, pp. 106-117.
Id., Arabic Grammar, in Young (et al.), Religion, Learning and Science in the ʿAbbasid Period, Cambridge (The Cambridge History of Arabic Literature), 1990, pp. 118-138.
Id., Sībawayhi, Oxford, 2004.
Fischer (ed. Gätje), Grundriß der Arabischen Philologie, Reichert 1982-92 ( 2 voll. + suppl.).
Fleisch, Traité de philologie arabe, Beirut 1961-79 (2 voll.).
Flügel, G., Die grammatischen schulen der Araber, Leipzig, 1862.
Fück, Arabiya: Untersuchungen zur arabischen Sprach- und Stilgeschichte, Berlin, 1950(Trad. fr. a cura di Denizeau, ʿArabīya: Recherches sur l’histoire de la langue et du style arabe, Paris, 1955)
Goldziher, On the History of Grammar Among the Arabs: An Essay in Literary History (Trad. a cura di K.. Dévényi e T. Iványi), Amsterdam/Philadelphia, 1994.
Levin, Sībawayhi's view of the syntactical structure of kāna wa ʾaxawātuhā, in "Jerusalem Studies in Arabic and Islam" (JSAI), vol. 1 (1979), pp. 185-214.
Id., The Grammatical Terms Al-Musnad, Al-Musnad ʾIlayhi and al-ʾisnād, in "Journal of the American Oriental SOciety" (JAOS), vol. 101, N. 2 (Apr. - Jun., 1981), pp.145-165.
Id., The syntactic technical term al-mabniyy ʿalayhi, in JSAI, vol. 6 (1985), pp. 299-352.
Id., What is meant by ʾakalūnī l-barāġīṯu, in JSAI, vol. 12 (1989), pp. 40-66.
Id., The fundamental principles of the Arab grammarians' theory of ʿamal, in JSAI, vol. 19 (1995), pp. 214-32.
Id., What does Sībawayhi mean by ḥarfun... laysa bi-smin wa-lā fiʿlin, in JSAI, vol. 43 (2016), pp. 191-208.
Owens, The Foundations of Grammar: An Introduction to Medieval Arabic Grammatical Theory, Amsterdam/Philadephia, 1988.
Id., Early Arabic Grammatical Theory: Heterogeneity and standardization, Amsterdam, 1990.
Id. (ed.), The Oxford Handbook of Arabic Linguistics, Oxford, 2013.
Sezgin, Geschichte des arabischen Schrifttums (GAS), vol. VIII (Lexikographie bis ca. 430 H), Leiden, 1982.
Id., Geschichte des arabischen Schrifttums (GAS), vol. IX (Grammatik bis ca. 430 H), Leiden, 1984.
Versteegh, Greek Elements in Arabic Linguistic Thinking, Leiden, 1977.
Id., Arabic Grammar and Qurʼānic Exegesis in Early Islam, Leiden, 1993.
Id., The Arabic Language, New York, 1997.
Weil, Die grammatischen Streitfragen der Basrer und Kufer, Leiden, 1913.

Dizionari

Traini, Vocabolario arabo italiano, Roma, 1966.
Kazimirski, DIctionnaire Arabe-Française, Paris, 1860 (2 voll.)
Lane, An Arabic–English Lexicon, London, 1863-93 (8 voll.).
Dozy, (1881). Supplément aux dictionnaires arabes, Leiden, 1881 (2 voll.).


Enciclopedie di riferimento

Versteegh et al. (edd.), Encyclopaedia of Arabic Language and Linguistic (EALL), Leiden–Boston, 2006–9 (5 voll.).
Bearman et al. (edd.), The Encyclopaedia of Islam – New Edition (EI2), Leiden–London, 1960–2002 (11 voll.).


Modalità Erogazione

Tradizionale

Modalità Frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma, data la natura dei testi letti e commentati in classe e il carattere seminariale delle lezioni che introducono gli studenti alla traduzione letteraria, è fortemente consigliata.

Modalità Valutazione

A una prova scritta in cui verranno verificate la conoscenza dei testi letti e commentati in classe e la capacità di vocalizzare e tradurre un testo letterario non noto con il solo ausilio del Vocabolario, seguirà un esame orale in cui verrà verificata la conoscenza della sezione manualistica.