L’insegnamento di Didattica delle lingue moderne rientra nell’ambito delle attività formative di base di “Filologia e linguistica generale e applicata” del corso di laurea in Lingue e Mediazione Linguistico-Culturale, specificamente le attività volte a fornire una formazione di base nei metodi e negli strumenti di analisi e di riflessione propri della didattica delle lingue.
Il corso mira a fornire:
Conoscenza dei fenomeni che caratterizzano il processo di apprendimento delle lingue (prime, seconde e straniere), con particolare attenzione all’italiano come L2 e agli aspetti linguistici relativi alle sequenze evolutive dell’interlingua e allo sviluppo della capacità d’uso delle lingue: variabilità, sistematicità e fattori interni ed esterni all’individuo che influiscono sul percorso acquisizionale.
Conoscenza delle caratteristiche dell’interazione tra parlante nativo e parlante non nativo, e delle sue ricadute sull’acquisizione linguistica: modifiche e negoziazione dell’input, ruolo dell’output e del feedback.
Conoscenza del ruolo dell’insegnamento nell’apprendimento linguistico, con particolare riferimento agli spazi di manovra a disposizione dell’insegnante per ottimizzare e potenziare i processi naturali di acquisizione.
Sviluppo di una competenza interculturale a partire dalla consapevolezza dello stretto rapporto fra la lingua e la cultura e del ruolo di quest’ultima nel processo di apprendimento delle lingue, con particolare riferimento alla pragmatica linguistica come interfaccia tra lingua e cultura.
Riflessione su apprendibilità e insegnabilità degli aspetti pragmatico-culturali delle lingue, sul ruolo dei manuali e di possibili materiali didattici integrativi, in particolar modo quelli supportati dalle nuove tecnologie digitali.
Risultati di apprendimento attesi: gli studenti conosceranno i processi di acquisizione e d’uso delle lingue, il ruolo del contesto e delle strategie di apprendimento; saranno in grado di svolgere riflessioni metalinguistiche; avranno consapevolezza del proprio repertorio linguistico e sapranno utilizzare il confronto fra le lingue per ottimizzare il proprio apprendimento; conosceranno i processi di ascolto, parlato, lettura e scrittura delle lingue; conosceranno le principali metodologie e tecnologie per l’insegnamento; saranno consapevoli del rapporto fra la lingua e la cultura e del ruolo di quest’ultima nel processo di apprendimento delle lingue; saranno in grado di riflettere sui problemi di apprendibilità e insegnabilità degli aspetti pragmatico-culturali delle lingue.
Il corso mira a fornire:
Conoscenza dei fenomeni che caratterizzano il processo di apprendimento delle lingue (prime, seconde e straniere), con particolare attenzione all’italiano come L2 e agli aspetti linguistici relativi alle sequenze evolutive dell’interlingua e allo sviluppo della capacità d’uso delle lingue: variabilità, sistematicità e fattori interni ed esterni all’individuo che influiscono sul percorso acquisizionale.
Conoscenza delle caratteristiche dell’interazione tra parlante nativo e parlante non nativo, e delle sue ricadute sull’acquisizione linguistica: modifiche e negoziazione dell’input, ruolo dell’output e del feedback.
Conoscenza del ruolo dell’insegnamento nell’apprendimento linguistico, con particolare riferimento agli spazi di manovra a disposizione dell’insegnante per ottimizzare e potenziare i processi naturali di acquisizione.
Sviluppo di una competenza interculturale a partire dalla consapevolezza dello stretto rapporto fra la lingua e la cultura e del ruolo di quest’ultima nel processo di apprendimento delle lingue, con particolare riferimento alla pragmatica linguistica come interfaccia tra lingua e cultura.
Riflessione su apprendibilità e insegnabilità degli aspetti pragmatico-culturali delle lingue, sul ruolo dei manuali e di possibili materiali didattici integrativi, in particolar modo quelli supportati dalle nuove tecnologie digitali.
Risultati di apprendimento attesi: gli studenti conosceranno i processi di acquisizione e d’uso delle lingue, il ruolo del contesto e delle strategie di apprendimento; saranno in grado di svolgere riflessioni metalinguistiche; avranno consapevolezza del proprio repertorio linguistico e sapranno utilizzare il confronto fra le lingue per ottimizzare il proprio apprendimento; conosceranno i processi di ascolto, parlato, lettura e scrittura delle lingue; conosceranno le principali metodologie e tecnologie per l’insegnamento; saranno consapevoli del rapporto fra la lingua e la cultura e del ruolo di quest’ultima nel processo di apprendimento delle lingue; saranno in grado di riflettere sui problemi di apprendibilità e insegnabilità degli aspetti pragmatico-culturali delle lingue.
scheda docente
materiale didattico
Seconda parte: si propone una riflessione sulla pragmatica come interfaccia tra lingua e cultura, in una prospettiva etnolinguistica, mettendo in luce le sfide della comunicazione interculturale a partire dal confronto tra diversi modi di realizzare e interpretare gli stessi atti linguistici. Si affrontano inoltre le questioni specificamente legate all’apprendimento e all’insegnamento di competenze pragmatiche. Approfondimento: si presentano e discutono alcuni esempi di studi empirici sulla pragmatica cross-culturale, interculturale e interlinguistica.
2) Bettoni C., Usare un'altra lingua. Guida alla pragmatica interculturale, Laterza, Roma-Bari, 2006. [libro]
3) un contributo a scelta tra i seguenti:
- Magliacane A., L’utilizzo di marcatori discorsivi nella lingua seconda: uno studio longitudinale sull’utilizzo di ‘you know’ da parte di studenti Erasmus, in Nuzzo & Vedder (a cura di), Lingua in contesto. La prospettiva pragmatica, Associazione Italiana di Linguistica Applicata, 2019, pp. 215-230. [capitolo di libro]
- Badan L. & Romagnoli C., I segnali discorsivi in italiano e cinese: un'analisi preliminare di na e allora, in Nuzzo & Vedder (a cura di), Lingua in contesto. La prospettiva pragmatica, Associazione Italiana di Linguistica Applicata, 2019, pp. 199-213. [capitolo di libro]
Mutuazione: 20710517 DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE OCI in Lingue e mediazione linguistico-culturale L-12 NUZZO ELENA
Programma
Prima parte. Si offre una panoramica di alcuni temi centrali nella ricerca sull’apprendimento delle seconde lingue, con particolare attenzione al concetto di interlingua e ai fenomeni caratteristici dello sviluppo delle interlingue in riferimento alle quattro macro-abilità. Approfondimento. Si forniscono agli studenti le conoscenze e gli strumenti necessari per analizzare le varietà di apprendimento e gli aspetti interazionali della comunicazione tra parlanti nativi e non nativi di una lingua.Seconda parte: si propone una riflessione sulla pragmatica come interfaccia tra lingua e cultura, in una prospettiva etnolinguistica, mettendo in luce le sfide della comunicazione interculturale a partire dal confronto tra diversi modi di realizzare e interpretare gli stessi atti linguistici. Si affrontano inoltre le questioni specificamente legate all’apprendimento e all’insegnamento di competenze pragmatiche. Approfondimento: si presentano e discutono alcuni esempi di studi empirici sulla pragmatica cross-culturale, interculturale e interlinguistica.
Testi Adottati
1) Bonvino E., Cortés Velasquez D., De meo A., Fiorenza E., Agire in L2. Processi e strumenti nella linguistica educativa, Milano, Hoepli, 2023. [libro]2) Bettoni C., Usare un'altra lingua. Guida alla pragmatica interculturale, Laterza, Roma-Bari, 2006. [libro]
3) un contributo a scelta tra i seguenti:
- Magliacane A., L’utilizzo di marcatori discorsivi nella lingua seconda: uno studio longitudinale sull’utilizzo di ‘you know’ da parte di studenti Erasmus, in Nuzzo & Vedder (a cura di), Lingua in contesto. La prospettiva pragmatica, Associazione Italiana di Linguistica Applicata, 2019, pp. 215-230. [capitolo di libro]
- Badan L. & Romagnoli C., I segnali discorsivi in italiano e cinese: un'analisi preliminare di na e allora, in Nuzzo & Vedder (a cura di), Lingua in contesto. La prospettiva pragmatica, Associazione Italiana di Linguistica Applicata, 2019, pp. 199-213. [capitolo di libro]
Modalità Erogazione
Lezioni frontali alternate ad attività laboratoriali.Modalità Frequenza
Lezioni frontali alternate ad attività laboratoriali.Modalità Valutazione
Domande aperte