20702421-2 - STORIA MEDIEVALE II

IL CORSO HA CARATTERE ISTITUZIONALE E INTENDE OFFRIRE UNA CONOSCENZA DI BASE DELLE GRANDI FASI DELLA STORIA DELL'OCCIDENTE NEL PERIODO MEDIEVALE, OGNUNO DEI DUE MODULI METTENDO L'ACCENTO SU UN DETERMINATO SETTORE DELLA REALTÀ STORICA OSSIA: NEL PRIMO MODULO SULLE FORME DI DOMINAZIONE POLITICA, IN MODO DA ILLUSTRARE LA LORO DIVERSITÀ E IL LORO SUCCEDERSI IN RELAZIONE CON I MUTAMENTI DELLA SOCIETÀ E LE PECULIARITÀ SOCIALI, ECONOMICHE E CULTURALI DI OGNI AREA; NEL SECONDO MODULO SUGLI ASPETTI RELIGIOSI E CULTURALI DELLA STORIA DELL'OCCIDENTE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL RUOLO DELLA RELIGIONE NELLA SOCIETÀ E ALL'EVOLUZIONE DELLE STRUTTURE ECCLESIASTICHE, AI MUTAMENTI E ALLE MODALITÀ DI ACQUISIZIONE E DI CIRCOLAZIONE DELLA CULTURA SCRITTA.

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Fruizione: 20702421 STORIA MEDIEVALE (A) in Storia, territorio e società globale L-42 MICHETTI RAIMONDO

Programma

Modulo I: Introduzione alla storia medievale

Articolazione didattica: I semestre: 6 CFU

Descrizione
I Modulo

Il corso parte dalla crisi dell’Impero romano e dai caratteri del periodo di transizione “tardo antico” con particolare riferimento alla nascita delle chiese cristiane all’affermazione del Cristianesimo come religione dell’Impero; continua riflettendo sulle ‘invasioni barbariche’ e sui loro effetti per la costruzione di nuovi assetti politici e religiosi fino al IX secolo; si interroga sulle caratteristiche e sull’impatto dell’Islam tra oriente e occidente; si sofferma sulla dimensione politica e religiosa prima dell’Impero carolingio e di quello ottoniano; riflette sui rapporti tra papato e impero tra XI e XIII secolo; analizza l’emergere dall’XI secolo di nuovi ceti sociali e di nuove esigenze di protagonismo nelle città italiane ed europee, con effetti nella costruzione dei sistemi politici, nei mutamenti economici, nella vita religiosa ed ecclesiastica; si interroga sulla nascita, dopo la riforma gregoriana, di movimenti religiosi nuovi che ora si trasformano in ordini religiosi (in particolare, rivolgendo una particolare attenzione all’ordine dei frati minori di Francesco d’Assisi e all’ordine dei predicatori di Domenico di Caleruega), ora sono respinti dalla Chiesa come movimenti ereticali; osserva la nascita delle monarchie nazionali e il graduale affievolirsi del ruolo dell’impero e di quello del papato fino al trasferimento della Curia romana ad Avignone agli inizi del XIV secolo; definisce le costruzioni politico-territoriali del XV secolo e l’influenza dell’Umanesimo nella vita religiosa e culturale del Quattrocento.

La metodologia didattica prevede anche la lettura di alcune testimonianze scritte che possano agevolare la comprensione delle culture e delle mentalità medioevali.

II Modulo: La storia religiosa nel medioevo: metodi, fonti e studi

Articolazione didattica: I semestre: 6 CFU

Approfondisce i temi trattati nel primo modulo concentrandosi in modo maggiore su alcuni temi solo accennati nel primo, anche in sintonia con le esigenze emerse nella prima parte del corso.
Tra i temi in questione: il ruolo del monachesimo nei processi di cristianizzazione, le esperienze eremitiche, la religiosità femminile tra alto e basso Medioevo, il protagonismo dei laici, eresie e inquisizioni, il ruolo del culto dei santi e del miracoloso, gli ordini religiosi del XIII i modi della predicazione e il ruolo di profeti e testi profetici nell’organizzazione e direzione del presente storico. Qualora il numero degli studenti lo consenta è possibile anche il lavoro per piccoli gruppi di studio.

Testi Adottati

Per il primo modulo di 6 crediti

1) M. Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, Einaudi, 2009 (varie edizioni)
2) G. Vitolo, Il medioevo I. caratteri originali di un’età di transizione, Sansoni (introduzione compresa)

Per chi porta anche il secondo modulo, per arrivare a 12 crediti, oltre al programma del primo modulo, deve portare anche
1) Marina Benedetti (a cura di), Storia del cristianesimo II. L’età medievale (secoli VIII-XV), Carocci Editore, capp. I, II, III, V, VIII, IX, X, XII, XIV

Opzione-tesina. È possibile approfondire un tema o una questione su un argomento di storia medievale mediante una tesina scritta che sia concordata con il docente: l'analisi di una fonte storica, di una questione storiografica, di un libro di rilievo per il tema prescelto. La scelta è volontaria e non obbligatoria, in modo che corrisponda realmente agli interessi culturali degli studenti. La tesina sarà comunque oggetto di esame e va inviata all'indirizzo mail del docente almeno cinque giorni prima della data di appello.


Modalità Valutazione

prova orale

scheda docente | materiale didattico

Fruizione: 20702421 STORIA MEDIEVALE (A) in Storia, territorio e società globale L-42 MICHETTI RAIMONDO

Programma

Modulo I: Introduzione alla storia medievale

Articolazione didattica: I semestre: 6 CFU

Descrizione
I Modulo

Il corso parte dalla crisi dell’Impero romano e dai caratteri del periodo di transizione “tardo antico” con particolare riferimento alla nascita delle chiese cristiane all’affermazione del Cristianesimo come religione dell’Impero; continua riflettendo sulle ‘invasioni barbariche’ e sui loro effetti per la costruzione di nuovi assetti politici e religiosi fino al IX secolo; si interroga sulle caratteristiche e sull’impatto dell’Islam tra oriente e occidente; si sofferma sulla dimensione politica e religiosa prima dell’Impero carolingio e di quello ottoniano; riflette sui rapporti tra papato e impero tra XI e XIII secolo; analizza l’emergere dall’XI secolo di nuovi ceti sociali e di nuove esigenze di protagonismo nelle città italiane ed europee, con effetti nella costruzione dei sistemi politici, nei mutamenti economici, nella vita religiosa ed ecclesiastica; si interroga sulla nascita, dopo la riforma gregoriana, di movimenti religiosi nuovi che ora si trasformano in ordini religiosi (in particolare, rivolgendo una particolare attenzione all’ordine dei frati minori di Francesco d’Assisi e all’ordine dei predicatori di Domenico di Caleruega), ora sono respinti dalla Chiesa come movimenti ereticali; osserva la nascita delle monarchie nazionali e il graduale affievolirsi del ruolo dell’impero e di quello del papato fino al trasferimento della Curia romana ad Avignone agli inizi del XIV secolo; definisce le costruzioni politico-territoriali del XV secolo e l’influenza dell’Umanesimo nella vita religiosa e culturale del Quattrocento.

La metodologia didattica prevede anche la lettura di alcune testimonianze scritte che possano agevolare la comprensione delle culture e delle mentalità medioevali.

II Modulo: La storia religiosa nel medioevo: metodi, fonti e studi

Articolazione didattica: I semestre: 6 CFU

Approfondisce i temi trattati nel primo modulo concentrandosi in modo maggiore su alcuni temi solo accennati nel primo, anche in sintonia con le esigenze emerse nella prima parte del corso.
Tra i temi in questione: il ruolo del monachesimo nei processi di cristianizzazione, le esperienze eremitiche, la religiosità femminile tra alto e basso Medioevo, il protagonismo dei laici, eresie e inquisizioni, il ruolo del culto dei santi e del miracoloso, gli ordini religiosi del XIII i modi della predicazione e il ruolo di profeti e testi profetici nell’organizzazione e direzione del presente storico. Qualora il numero degli studenti lo consenta è possibile anche il lavoro per piccoli gruppi di studio.

Testi Adottati

Per il primo modulo di 6 crediti

1) M. Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, Einaudi, 2009 (varie edizioni)
2) G. Vitolo, Il medioevo I. caratteri originali di un’età di transizione, Sansoni (introduzione compresa)

Per chi porta anche il secondo modulo, per arrivare a 12 crediti, oltre al programma del primo modulo, deve portare anche
1) Marina Benedetti (a cura di), Storia del cristianesimo II. L’età medievale (secoli VIII-XV), Carocci Editore, capp. I, II, III, V, VIII, IX, X, XII, XIV

Opzione-tesina. È possibile approfondire un tema o una questione su un argomento di storia medievale mediante una tesina scritta che sia concordata con il docente: l'analisi di una fonte storica, di una questione storiografica, di un libro di rilievo per il tema prescelto. La scelta è volontaria e non obbligatoria, in modo che corrisponda realmente agli interessi culturali degli studenti. La tesina sarà comunque oggetto di esame e va inviata all'indirizzo mail del docente almeno cinque giorni prima della data di appello.


Modalità Valutazione

prova orale